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Marco Mammarella

Prima che

Racconto breve - Radio1 plot machine, contest di racconti sul tema "Mani"


È solo un flash. La mano al vento che lascia cadere la sabbia. La sabbia che vola verso la riva. Issa la bandierina rossa sull’asta, rossa come la canottiera sulla pelle nera. Milan, l’ultimo pensiero prima di lanciarmi in acqua, divertito. Quel bagnino sembra la bandiera del Milan. Mi fa segni e si agita come in curva a San Siro, ma questa è Milano Marittima. Mi immergo, cerco il fondale per raccogliere un pugno di sabbia, il fondale però non c’è: troppo profonda l’acqua o forse troppe le senza filtro passate tra le mie mani oggi. Bracciata dopo bracciata mi ritrovo solo, gli scogli alle spalle. Lei si alza dal lettino e agita le braccia al vento, io rispondo al saluto. È allora che mi accorgo, la fede all’anulare non c’è più: glielo avevo detto. Ma lui no, qualche settimana e si stringe, sicuro. Son passati tre mesi e ora la fede è un tesoro per i cercatori col metal detector. Mi immergo ancora, e poi ancora, ancora una volta. La milza brucia, le mani cercano a tentoni il metallo, trovano solo sabbia. Acqua salata nella mia bocca. Bandiera rossa, bandiera del Milan, la fede al dito di un uomo col metal detector: fine del flash... Poi, c’è solo la mano tesa dalla scialuppa. Un nero che mi salva dal naufragio. Un paradosso, penso, ma stavolta non mi fa ridere. L’ultimo pensiero prima dei pugni sul mio petto, prima della scarica elettrica tra le mie costole. Prima della mano con la fede d’oro che scosta tubi e lenzuola per stringersi alla mia.

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